di Maurizio Felettig & C. s.a.s.

Studio Fisiochinesiterapico

Il massaggio

  

Care amiche e cari amici, sotto la voce trattamenti terapeutici - massaggio ho anticipato alcune informazioni importanti a proposito di questa "magica terapia".

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anche loro si massaggiano a massaggio al bebè

Come ho già detto, questa "terapia" utilizza il contatto, e quando parlo di contatto non mi riferisco "solo" al contatto fisico, ma in particolare mi riferisco al contatto "energetico e spirituale".

La parola "contatto"  significa "rapporto", rapporto con ciò che esterno a noi. Per gli umani, come per gli animali, toccarsi è di una importanza vitale. Il contatto fisico dà sicurezza, calore, piacere, conforto e vitalità; ci comunica che "non siamo soli".

Di tutti i sensi, il tatto è il primo a svilupparsi: basti pensare all'alattamento, a il dito in bocca, altro. Da piccoli, è sopratutto attraverso l'esperienza tattile che esploriamo e comprendiamo il mondo; le amorevoli carezze dei genotori sono fondamentali per la nostra crescita.

Se il bisogno di toccare e di essere toccati è soddisfatto, cresciamo in modo sano, mentre se è inibito, lo sviluppo può essere compromesso. Gli abbracci e le carezze che riceviamo durante l'infanzia ci aiutano a costruirci una sana immagine di noi stessi, convincendoci che siamo amati ed accettati.

Pensiamo per un attimo alla reazione di quando un bambino cade e piange perchè ha preso una "botta", oppure perchè ha preso uno spavento; immediatamente lo prendiamo in braccio, lo stringiamo a noi e lo rassicuriamo e, se necessario, gli appoggiamo le mani là dove gli fa male per calmare il dolore. Pensiamo a che reazione abbiamo quando un bambino è ammalato e ha la febbre: appogiamo le mani sulla fronte, lo accarezziamo. Non solo, pensiamo, solo per un attimo, al "gesto amorevole" di quando appoggiamo le labbra sulla fronte del nostro bimbo per sentire se "scotta".Stessa cosa se il dolore sarà un semplice "mal di testa", lo confortiamo e lo accarezziamo.

Anche il dolore emotivo evoca una risposta immediata, stringendo, coccolando, accarezzando, confortando, comunichiamo comprensione e sicurezza.

Tutto questo ha un nome "energia", l'importante però è che sia "energia positiva"; il desiderio di voler fare stare bene un'altra persona.

C'è modo e modo di toccare, sfiorare, accarezzare; un genitore, un fratello, un nonno che prende in braccio un piccolino, che si è fatto male, che non sta bene oppure ha preso uno spavento, lo stringe a sè, lo calma e lo accarezza; ecco in quel preciso momento gli trasmettiamo energia, amore, sicurezza; solo così si riuscirà a tranquilizzare quel "cucciolo". Tutto questo ha un significato: "il desiderio di volere far star bene un'altra persona". Una risposta ancor più significativa la possiamo ottenere accarezzando un qualsiasi animale domestico: ce lo comunica immediatamente.

Io sono un forte sostenitore in quanto ci credo e ci credo molto, non è solo una "terapia speciale" ma si tratta di una "energia, un amore particolare" che già la possediamo, non è in vendita!Non esiste nessuna "tecnica" che ce la possa insegnare, la dobbiamo solo "desiderare, sentirla e tirarla fuori". Per questo motivo, diversi anni fa, ho voluto approfondire questa amorevole terapia, e mi sono avvicinato all'Accademia di Riequilibrio Energetico Naturale - Reiki; tecnica che non utilizzo nella quotidianità.... ma se poi ci penso bene la metto in pratica tutte le volte che ho un "contatto e non solo terapeutico", con un/a paziente, un/a conoscente o più semplicemente con un/a amico/a.

 

Grazie di avermi letto, a Vostra disposizione per ogni chiarimento e/o consiglio.