di Maurizio Felettig & C. s.a.s.

Studio Fisiochinesiterapico

La spalla congelata

  

Care amiche e amici, l'argomento attuale parlerà di una patologia molto frequente: la "spalla congelata", (Sc).

Per Sc si intende una particolare patologia della spalla caraterizzata dalla notevole riduzione della escursione articolare.

capsulite adesiva a 

Questa "rigidità" può essere:

  1. di origine idiopatica: non dovute a cause esterne note, ovvero senza causa apparente,
  2. di origine secondaria: dovute ad altre patologie o/e traumi.

Vi è una grande varietà di termini utilizzati per identificare questa patologia:

  1. capsulite retrattile,
  2. capsulite adesiva,
  3. spalla rigida,
  4. spalla contratta.

Clinicamente questa particolare forma di malattia della spalla si presenta con tre stadi:

  1. 1° stadio, fase dolorosa,
  2. 2° stadio, fase di irrigidimento,
  3. 3° stadio, fase di risoluzione.

Dolore

Nella prima fase il dolore è dominante e può comparire da subito. Il dolore di una Sc può essere terribile, alcuni pazienti riferiscono 10/10 su una scala di valutazione del dolore. In linea di massima i sintomi sono:

  1. dolore notturno, specialmente se siamo sdraiati sul lato colpito,
  2. dolore grave e acuto nella parte anteriore della spalla, della durata massima di 40 secondi,
  3. dolore causato anche da semplici movimenti, a volte sproporzionato rispetto all'attività,
  4. dolore che tende ad irradiarsi per raggiungere la parte posteriore: indossando un cappotto, per prendere qualche cosa sul sedile posteriore della macchina, per spazzolare i capelli o più semplicemnte per prendere il taccuino dalla tasca posteriore dei pantaloni,
  5. dolore lungo il lato supero-esterno dell'arto.

Rigidità e immobilità

Sono questi i principali segni che accompagnano il dolore. E' un segno chiave per porre la diagnosi di una spalla conselata. L'arto superiore braccio non si riesce a muoverlo nè tantomeno ad alzarlo; in modo particolare se il paziente cercherà di farlo in modo autonomo. Molte persone sono costrette a rinunciare al lavoro, a causa del dolore e della rigidità che può persistere anche per anni. Studi recenti indicano che anche dopo sette anni il 70% dei pazienti hanno ancora qualche problema persistente. La rigidità, come abbiamo già detto, può non consentire alcun movimento specie se attivo; l'escursione articolare andrà meglio se aiutata da mano esperta. E' difficoltoso addirittura a guidare l'auto, attendere alla propria igiene personale. alle faccende domestiche anche le più semplici, altro. La limitazione nel movimento può determinare dolore fin anche dietro la schiena.

Fattori di rischio

  1. Postura, nei soggetti con problemi di ipercifosi dorsale,
  2. invecchiamento,
  3. uso intensivo della spalla, sporto e/o lavoro,
  4. malattia, diabete, altro,
  5. traumi più o meno vilenti,
  6. immobilizzazione dell'arto, specie se per tempi lunghi,
  7. in caso di frattura dell'omero o della clavicola,
  8. dopo chirurgia della spalla,
  9. dopo mamestectomia, specialmente, con ricostruzione del seno.

Risoluzione

Ecco alcune tecniche di risoluzione della patologia:

 terapia con onde durto 

  1. fisioterapia con apparecchiature come: il laser, la tecar, l'onda d'urto, la mobilizzazione, la manipolazione il trattamento magnetico,
  2. terapia farmacologica,
  3. terapia con prodotti erboristici,
  4. terapia con prodotti omeopatici,
  5. manipolazione sotto anestesia, se le tecniche sopraindicate non hanno avuto lo scopo desiderato,
  6. chirurgia artroscopica.

E' chiaro che la vera soluzione del problema è programmare un progetto terapeutico che utilizzi con criterio le tecniche suddette, possibilmente meno invasive possibili.

Alcuni eseercizi per la rieducazione funzioanle.

riabilitazione spalla esercizi spalla r

  

Grazie di avermi letto, a Vostra disposizione per chiarimenti e consigli.