di Maurizio Felettig & C. s.a.s.

Studio Fisiochinesiterapico

La instabilità della spalla

Care amiche e amici, ora tratteremo un'argomento poco conosciuto ma nello stesso tempo molto frequente, parleremo dell'instabilità dell'articolazione della spalla.

L'articolazione della spalla è considerata l'articolazione più mobile di tutto l'apparato locomotore. Essa, nella normalità ci permette escursioni così ampie che nessun'altra articolazione ci permette; questo è consentito dalla testa omerale sferica che si articola con una piccola e piatta glena scapolare e da una ampia ed elastica capsula articolare.

Naturalmente questi ampi movimenti devono avvenire nella massima stabilità articolare per cui la natura ha sviluppato dei sitemi di stabilizzazione:

  1. il "cercine glenoideo" che può essere paragonato ad una ventosa applicata alla glenoide,
  2. i legamenti gleno-omerali che proteggono e rinforzano anteriormente e inferiormente la capsula articolare,
  3. i muscoli della cuffia dei rotatori.

descrizione dellarticolazione della spalla

Parti anatomiche della spalla:

  1. capsula articolare,
  2. cercine glenoideo,
  3. capo lungo del bicipite,
  4. legamento gleno-omerale superiore,
  5. legamento gleno-omerale medio,
  6. legamento gleno-omerale inferiore,
  7. muscolo sottoscapolare,
  8. muscolo sopraspinoso,
  9. muscolo sottospinoso,
  10. muscolo piccolo rotondo.

Un trauma scuto può determinare la perdita di contatto tra la testa omerale e il glene realizzando una sub-lussazione, se la perdita del contatto è parziale, diversamente si parlerà di lussazione se la perdita del contatto sarà completo; in ambedue i casi, per una soluzione, bisognerà recarsi in ambito ospedaliero.

Questi traumi violenti determinano il distacco del cercine e dei legamenti, specie nella lussazione, che solo in bassa percentuale di casi, possono cicatrizzare in maniera corretta. La conseguenza dei primi traumi quindi possono essere "la sub-lussazione o la lussazione abituale" che avviene con traumi sempre minori o addirittura spontaneamente per il distacco del cercine, dei legamenti e per la possibile presenza di diffetti ossei glenoidei e/o omerali.

Alcuni esempi di traumi, diretti e/o ripetitivi, che possono causare sub-lussazioni o lussazioni della splla:

causa di lussazione attività sportive che possono causare la instabilità della spalla pallavolo - salvataggio

Negli atleti che praticano sport di lancio, tipo: tennis, pallavolo, basket, lancio del peso, lancio del giavellotto, lancio del disco, baseball, altro, si può realizzare un progressivo sfiancamento e/o allungamento della capsula antero-inferiore e dei legamenti anteriori con conseguente dolore e perdita di efficenza del gesto atletico. La causa di ciò è la minor capacità di stabilizzare la testa omerale e un secondario sovraccarico dei tendini della cuffia.

In questa forma di "instabilità minore" si evidenziano distacchi parziali del cercine o dell'ancora bicipitale, e/o lesioni parziali della cuffia. Sono quindi sufficenti traumi di minor entità per provocare una sub-lussazione o una lussazione.

Valutazioni.

La visita dello specialista valuterà la storia del paziente (sport, traumi, sintomi...).

visita medica per controllo instabilità della spalal

L'esame RX può dimostarre le lesioni ossee causate dalla prima lussazione, difficilmente da una sub-lussazione, mentre una RMN ,eseguita con mezzi di contrasto in articolazione, potrà definire se c'è un danno a carico del cercine, dei legamenti e della capsula articolare.

esame strumentale per controllare larticolazione della spalla

Una volta deciso l'intervento, in necrosi, si completa l'esame clinico in sala operatoria valutando l'entità e la direzione della instabilità.

esame della spalla in nacrosi

L'intervento chirurgico di stabliazzazione può essere eseguito in anestesia locale o totale, a secondo del caso,, delle condizioni del paziente e della struttura sanitaria ospedaliera.

Nella lussazione abituale, ssolitamente, l'intervento consiste nella reiserzione alla glenoide del cercine e dei legamenti distaccati; nella instabilità minore l'intervento consiste nel riparare le lesioni minori e nel ritensionare la capsula articolare, nelle instabilità dolorose, l'intervento consiste nel restringe la capsula articolare.

intervento chirurgico per instabilità della spalla   intervento chirurgico per instabilità della spalla a   intervento chorurgico per instabilità della spalla b

Tutti questi interventi possono essere eseguiti in "artroscopia", cioè con l'introduzione nell'articolazione di un' ottica collegata ad una telecamera ed a un monitor che consentono di eseguire l'intervento attraverso altre due piccole incisioni cutanee. Per rienserire il cercine e i legamenti sono utilizzate piccole viti in titanio o riassorbibili; per restringere la capsula articolare vengono eseguite delle plicature del tessuto. In caso di grave danno capsulare l'intervento può essere completato a cielo aperto.

artroscopia spalla   capsula ricucita

In caso di importante lesione ossea sarà indicato l'intervento a cielo aperto con l'utilizzo di un innesto osseo a colmare il deficit, in caso di grave lesione capsulare si eseguirà una plastica a cielo aperto.

plastica a cielo aperto per instabilità di spalla

Nel post-operatorio verrà applicato un tutore ortopedico per circa 30 gg, saranno consentiti cauti movimenti attivi di rotazione e abduzione.

tutore post operatorio per instabilità della spalla

La terapia fisiokinesiterapica sarà indispensabile per il recupero totale della mobilità articolare. Solitamente all'assitito sarà consigliato di non iniziare nessuna attività sportiva prima dei 5/6 mesi.

Alcuni esercizi per il recupero funzionale.

esercizi spalla p esercizi spalla b esercizi spalla g

  

Grazie di avermi letto, a Vostra disposizione per eventuali chiarmenti e/o consigli.