di Maurizio Felettig & C. s.a.s.

Studio Fisiochinesiterapico

Onda d'Urto.

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Questa apparecchiatura emmette delle onde, che da un punto di vista fisico, sono definite come onde acustiche ad alta energia. Sono impulsi pressori con tempi brevissimi di salita del fronte (10 miliardesimi di secondo) e di durata inferiore a 1 millisecondo, che generano una forza meccanica diretta con l'bbiettivo principale di trasferire energia sui tessuti corporei per stimolare i processi riparativi.

Quando le onde d'urto attraversano un fluido generano molteplici differenze pressorie che danno origine alla formazione di bolle di gas ed al fenomeno della "cavitazione". Una successiva onda d'urto, che colpisce le bolle così formate, da luogo ad una violenta "implosione" che forma un getto di liquido (Jet-Stream) che colpirà il tessuto da trattare.

L'apparecchiatura ad onda d'urto utilizzata nel campo della fisioterapia, solitamente, utilizza una onda d'urto con impulso singolo inferiore a 1 ms e profondità di lavoro di cira 30 mm ed è destinata a tutte quelle patologie che riguardano l'apparato locomotore formato da:

  1. ossa,
  2. cartilagine,
  3. capsule articolari,
  4. legamenti,
  5. tendini,
  6. muscoli.

Per queste caratteristiche è fondamentale rilevare che i vasi sanguigni, il sistema linfatico ed i nervi non subiscono, nel corso del trattamento, alcuna alterazione proprio per la selettività delle onde utilizzate.

Le Onde d'Urto vengono tilizzate per le seguenti patologie:

  1. periartrite,
  2. aderenze a seguito immobilità da trauma,
  3. aderenze a seguito immobilità da tutore gessato e non,
  4. fratture in genere,
  5. fratture non consolidate (pseudoartrosi),
  6. sindrome conflitto della spalla,
  7. lesione della cuffia dei rotatori,
  8. tendiniti in genere,
  9. capsulite adesiva,
  10. epicondilite,
  11. epitrocleite,
  12. sindrome da tunnel carpale,
  13. esiti di calcificazioni a seguito di edemi non riassorbiti,
  14. tendinopatie,
  15. rizartrosi,
  16. morbo di De Quarvain,
  17. morbo di Dupuytren,
  18. morbo di Morton,
  19. dito a scatto,
  20. stiloidite radiale,
  21. per stimolare i Trigger Point (vedi trattamenti terapeutici),
  22. lesione capsulare,
  23. sindrome della banderella ileo-tibiale,
  24. esiti di distorsione,
  25. periostiti,
  26. patologie del tendine di Achille,
  27. sperone calcaneare.