di Maurizio Felettig & C. s.a.s.

Studio Fisiochinesiterapico

Epicondilite.

  

Care amiche e cari amici, tratteremo una patologia che se pur conosciuta anche conme "il gomito del tennista", Vi posso assicurare che colpisce una stragrande maggioranza di persone comuni, non solo, non necessariamente predilige una fascia di età.

Introduzione. Con il termine di "epicondilite" si riferisce ad una sindrome dolorosa localizzata, principlamente, all'epicondilo omerale, la quale sindrome può irradiarsi fino al polso e anche alla mano.

E' una "tendinopatia inserzionale" che interessa l'iserzione sull'osso del gomito (in realtà su una porzione di questo detto epicondilo), dei muscoli epicondilei, che sono quelli che permettono l'estensione (cioè il piegamento all'indietro) del polso, della mano e delle dita.

E' una patologia degenerativa infiammatoria spesso molto invalidante. Nella fase iniziale la sintomatologia può essere modesta e per questo a volte viene sottovalutata. Al contrario le difficolta e la frequanza delle ricidive richiedono una valutazione clinica diagnostica attenta e rigorosa, così come una applicazione di misure preventive corrette.

Eziopatogenesi. Le cause principali che scatenano questa patologia difficilmente sono legate ad un singolo trauma o/e ad un movimento brusco, ma bensì ad una serie mi traumi o microtraumi, movimenti scorretti ripetuti dell'arto superiore, principalmente del braccio, polso, mano e dita, solitamente in estensione, provocando una progressiva infiammazione del tendine nel punto in cui si inserisce sull'osso.

Diagnosi. Nella fase iniziale il dolore compare solitamente durante ill movimento, ripetuto, da sforzo o spportivo); successivamente si presenta nei movimenti quotidiani, tipo: la stretta di mano, aprire una porta, solllevare una bottiglia e versarne il contenuto in un bicchiere, scrivere, strizzare uno straccio, svitare il tappo di un barattolo, utilizzare un mause, la tastiera del computer, suonare uno strumento (tromba, saxofono, pianoforte, batteria,.......), a volte il dolore può presentarsi al risveglio solo per allungare il braccio e afferare qualche cosa dal comodino; alcuni pazienti lamentano dolore anche a riposo. Premdo, anche minimamente, nel punto di inserzione sul condilo laterale il paziente avvertiràun dolore "acuto e molto fastidioso" che solitamente può irradiarsi su tutto l'avambraccio fino al dorso della mano e alle dita. In fase acuta il paziente lamenterà dolore semplicemente facendogli sollevare la mano o, ancor più semplicemente, le dita della mano.

Incidenza. E' una patologia che non predilige ne età e nemmeno il sesso.

  1. Nella vita sociale interessa anche soggetti che non praticano sport.
  2. Nella vita lavorativa interssa, come abbiamo già detto, tutte quelle professsioni dove richiedono l'uso continuo e ripetuto dei muscoli estensori del polso-mano-dita e/o che effettuano continui e rpetuti movimenti di prono-supinazione, esempio: pianisti, elettricisti (cacciavite), computer (mouse-tastiera), casalinghe, dattilografi, carpentieri, sarti, barbieri, .........
  3. Nella vita sportiva è certamente la patologia più comune tra i giocatori di "tennis", ma si può riscontrare anche a chi pratica il "golf", il gioco delle "bocce", lancio del "giavellotto"- del "peso" - del "disco", a chi pratica la "scherma", cioè specialità legate al "lancio"; ma non solo, a volte vengono colpiti anche a chi pratica sport tipo: giocatori di "squasch", tiro con la "pistola", a chi pratica il "culturismo"........

Le indagini. Una attenta e corretta valutazione, se necessaria anche una RMN (risonanza magnetica nucleare), può senza dubbio diagnosticare se ci troviamo difronte ad una "epicondilite"; possono senza dubbio aiutare per una più attenta ed altrettanto attendibile valutazione