di Maurizio Felettig & C. s.a.s.

Studio Fisiochinesiterapico

La talagia plantare

Care amiche e amici, ora tratteremo una patologia che colpisce la pianta del piede, la talagia planare.

La talagia plantare (Tp) rappresenta la causa più comune di dolore al piede, chiamata anche sindrome della "spina calcaneare" o più comunemente "sperone calcaneare". E' costituita dalla comparsa di un dolore sotto al tallone, in una zona ben precisa localizzata nella porzione postero interna dell'apofisi posteriore del calcagno, insieme alla presenza di uno sperone osseo visibile all'esame radiografico.

spina calcaneare a

Tale punto corrisponde all'inserzione della banda centrale della fascia palntare e del tendine del muscolo adduttore dell'alluce sulla tuberosità plantare interna del calcagno; si tratta quindi di una fascite plantare inserzionale.

spina calcaneare b

La trazione eccessiva come nel caso di un piede iperpronato o cavo , i microtraumi ripetuti legati all'uso di calzature come quelle antinfortunistiche, possono creare una infiammazione dell'aponeurosi plantare a livello della sua inserzione calcaneare con relativa iperemia dell'osso.

Sucessivamente depositi di calcio si stratificano sul tessuto di granulazione prodotto dalla reazione infiammatoria, formando in tal caso il caratteristico "sperone calcaneare", che pertanto è la conseguenza e non la causa di tale processo patologico.

Si tratta di un dolore acuto ad insorgenza subdola comparso a volte in coincidenza di un prolungato periodo in stazione erretta o dell'uso di calzature particolari, avvertito sotto il tallone. In particolare al mattino appena si inizia a poggiare il piede in terra, poi con il passare delle ore il dolore potrà attenuarsi. Il paziente deambula con forte dolore, con zoppia, tentando di evitare l'appoggio sulla porzione interna del tallone. Non vi sono altri segni clinici come tumefazione e arrossamento cutaneo. La sede di tale dolore è selettiva, corrispondente al tubercolo plantare interno al calcagno.

Compare spontaneamente in pazienti più spesso di sesso maschile nella fascia di età tra i 50 e i 60 anni; mentre quando interessa soggetti più giovani è di solito legata a ipersollecitazioni meccaniche di tipo lavorativo, sportivo o persona in sovrappeso.

Solitamente la sindrome persiste e si aggrava con il tempo, giungendo raramente a remissione spontanea e comunque mai prima dei sei/sette mesi dalla sintomatologia.

Vi è relazione tra l'entità del dolore e la presenza dello sperone calcaneare. Questo, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, è di solito presente nella fase di formazione iniziale della spina, coincidente alla fase di infiammazione acuta della aponeurosi plantare, e scompare alla formazione completa di essa.

La diagnosi, solitamente, è basata sulla storia clinica e sull'esame obiettivo. la precisa localizzazione del dolore in corrispondenza del tubercolo calcaneare mediale evocato dalla digitopressione profonda di tale punto, senza altre localizzazioni dolorose, ne dalla compressione del calcagno in direzione mediale-laterale, o dell'apofisi posteriore depongono per tale patologia.

L'esame radiografico standard, può evidenziare la presenza di uno sperone calcaneare, ed esclude altre condizioni morbose come fratture, neoplasie o affezioni reumatiche.

Il trattamento conservativo per il 90% dei casi risolve la patologia.

onda durto per sperone calcaneare  

Molto valida la terapia fiosiokinesiterapica con le onde d'urto, il laser, la tecar e apparecchiature di magnetoterapia, utile anche insegnare degli esercizi di strecting. Si potranno consigliare prodotti fitoterapici e/o omeopatici. Utile il "magnesio" che scioglie i depositi di calcio e li veicola al tessuto osseo.

L'efficacia di tali trattamenti, ci convince della componente infiammatoria ed iperemica della cartilagine inserzionale più che quella tendinea nella genesi della talagia, è inoltre fondamentale individuare eventuali squilibri posturali del piede in iperpronazione o accentuazioni dell'arco plantare che devono essere corretti mediante l'uso di plantari ben progettati.

Alcuni esewrcizi per il recupero funzionale.

esercizi caviglia esercizi piede cavo d

  

Grazie per avermi letto, a Vostra disposizione per chiarimenti e consigli.